L’epidermide è lo strato epiteliale della pelle, e non è
vascolarizzato. Il suo spessore varia dai 50 µm a 1,5 mm, ed è costituita da
diversi strati che rispecchiano il ciclo vitale delle cellule epiteliali
presenti, i cheratinociti. L’ultimo strato è costituito da cheratinociti morti
che formano la cosiddetta cheratina.
Posta tra epidermide e derma, la giunzione dermoepidermica è
costituita da tre lamine. La presenza di un vero e proprio cemento viscoso fra
epidermide e derma garantisce la stabilità tra i due strati. Anche le ghiandole
sudoripare eccrine contribuiscono determinando lunghi prolungamenti epiteliali
che penetrano in profondità nelle papille dermiche.
Il derma è l’ultimo strato che compone la pelle, il più profondo. È costituito da tessuto connettivo lasso e denso ed è formato da una parte papillare ed una reticolare. Al contrario dell’epidermide è vascolarizzato. Le numerose anse epidermiche che costituiscono le creste e i solchi si giustappongono con strutture analoghe nel derma denominate papille dermiche, strutture coniche provviste di un’ansa capillare e di numerose terminazioni nervose. Ricco di fibre di collagene ed elastiche conferisce elasticità e resistenza alla cute.
L’ipoderma è lo strato più profondo della pelle che si trova
sotto il derma, da cui non è possibile differenziarlo in maniera netta. Lo
spessore oscilla tra i 0,5 e i 2 cm, risultando minore laddove la pelle è a
contatto diretto con osso o cartilagine e maggiore in altre sedi. Mette in
rapporto il derma con i tessuti sottostanti permettendo anche un reciproco
scorrimento. Nell’ipoderma si individuano tre strati di tessuto connettivo, non
sempre facilmente separabili.
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