giovedì 21 dicembre 2017

[D] Gli elementi della pelle artificiale





L’epidermide è lo strato epiteliale della pelle, e non è vascolarizzato. Il suo spessore varia dai 50 µm a 1,5 mm, ed è costituita da diversi strati che rispecchiano il ciclo vitale delle cellule epiteliali presenti, i cheratinociti. L’ultimo strato è costituito da cheratinociti morti che formano la cosiddetta cheratina.






Posta tra epidermide e derma, la giunzione dermoepidermica è costituita da tre lamine. La presenza di un vero e proprio cemento viscoso fra epidermide e derma garantisce la stabilità tra i due strati. Anche le ghiandole sudoripare eccrine contribuiscono determinando lunghi prolungamenti epiteliali che penetrano in profondità nelle papille dermiche.




Il derma è l’ultimo strato che compone la pelle, il più profondo. È costituito da tessuto connettivo lasso e denso ed è formato da una parte papillare ed una reticolare. Al contrario dell’epidermide è vascolarizzato. Le numerose anse epidermiche che costituiscono le creste e i solchi si giustappongono con strutture analoghe nel derma denominate papille dermiche, strutture coniche provviste di un’ansa capillare e di numerose terminazioni nervose. Ricco di fibre di collagene ed elastiche conferisce elasticità e resistenza alla cute. 



L’ipoderma è lo strato più profondo della pelle che si trova sotto il derma, da cui non è possibile differenziarlo in maniera netta. Lo spessore oscilla tra i 0,5 e i 2 cm, risultando minore laddove la pelle è a contatto diretto con osso o cartilagine e maggiore in altre sedi. Mette in rapporto il derma con i tessuti sottostanti permettendo anche un reciproco scorrimento. Nell’ipoderma si individuano tre strati di tessuto connettivo, non sempre facilmente separabili.

Nessun commento:

Posta un commento